La partecipazione civica per il governo e le politiche della salute in Piemonte dopo il COVID 19
Secondo incontro: 1 luglio dalle ore 16 alle 18,30
L'incontro si colloca nel percorso promosso da Cittadinanzattiva volto a sperimentare le indicazioni della Matrice per la qualità delle pratiche partecipative in sanità in Piemonte. A tale scopo è stato costituito un gruppo di lavoro con la presenza di esponenti istituzionali e scientifici che, durante l’insorgere della pandemia, si è posto l’obiettivo di elaborare una ipotesi operativa di adozione di una partecipazione civica pertinente con le questioni emerse e quelle previste, accogliendo anche la richiesta della task force guidata dal prof. Ferruccio Fazio di produrre una proposta per la rappresentazione del punto di vista dei cittadini da inserire nella riorganizzazione dei servizi territoriali dopo il COVID 19.
Per dare sostanza al contributo è stato previsto un percorso di consultazione con incontri locali e due incontri regionali. Il primo, di carattere seminariale, dedicato all’analisi delle esperienze vincenti già realizzate in regione, si è svolto il 16 giugno. Nel secondo, previsto per il 1 luglio p.v., saranno sottoposte ad un panel di interlocutori istituzionali e professionali le ipotesi di lavoro sulla cui base sarà costruito il contributo per la task force sui servizi territoriali.
Programma dei lavori
Apre e modera
Alessio Terzi – segretario regionale di Cittadinanzattiva del Piemonte
Saluto
Prof. Alessandro Stecco - presidente della IV commissione del Consiglio regionale del Piemonte
Introduzione
Giulio Fornero: Vice presidente Cipes
Un nuovo ruolo per le comunità di pratica
Ugo Viora . coordinamento regionale delle associazioni dei malati cronici
Il recupero dei percorsi dei malati cronici
Commenti e valutazioni
Dott. Flavio BORASO – Presidente regionale di Federsanità
Dott. Andrea GARRONE – Segretario di Federfarma del Piemonte
Dott.ssa Ellade PELLER - Presidente del Coordinamento dei Consorzi socio assistenziali
Dott.ssa Monica ROLFO – Vice Presidente OPI
Dott. Roberto STURA – Comitato direttivo CARD Piemonte
Dott.ssa Elide TISI - Vice presidente ANCI
Dott. Franco RIPA – Direttore vicario dell’Assessorato regionale alla Sanità
Dibattito
Conclusioni
Anna Lisa Mandorino – Vicesegretario generale di Cittadinanzattiva
Test genetici: tra prevenzione e diritto alle cure
INDAGINE CIVICA PILOTA PROMOSSA DA CITTADINANZATTIVA
Torino, 25 settembre 2019 - Ore 09.00 - 13.00 - Aula Carle, Ospedale Ordine Mauriziano - Largo Filippo Turati, 62
Programma
09.00 Accoglienza partecipanti
09.30 Apertura dei lavori
Alessio Terzi, Segretario Regionale Cittadinanzattiva Piemonte
Maurizio Dall’Acqua, Direttore Generale AO Ordine Mauriziano
Modera: Maria Carmen Rita Azzolina, Direttore Sanitario AO Ordine Mauriziano
10.00 Presentazione dei risultati regionali
Carla Mariotti, Senior Project Manager, Cittadinanzattiva Nazionale
Silvana Stecca, Segreteria Regionale, Cittadinanzattiva Piemonte
11.00 Ne discutono:
Almerino Petrolati, Rappresentante e membro del Consiglio Direttivo aBRCAdaBRa
Donata Raschiotti, Rappresentante aBRCAdaBRa Piemonte
Barbara Pasini, Direttore SC Genetica medica U, Città della Salute e della Scienza
Cristina Oliani, Direttore UOC Oncologia Medica, AULSS 5 Polesana; Rappresentante CIPOMO
Franco Ripa, Responsabile Programmazione Servizi Sanitari e Socio-Sanitari Regione Piemonte
Elisa Picardo, Dirigente Medico Ginecologia e Ostetricia 4; P.O. Sant’Anna, AOU Città della Scienza e della Salute; Presidente ACTO Onlus Piemonte
Nicoletta Biglia, Resp. SSDU Breast Unit Div. Ginecologia e Ostetricia, AO Ordine Mauriziano
Oscar Bertetto, Direttore Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta, AOU Città della Salute e della Scienza
Paola Varese, Direttore SC Medicina a indirizzo oncologico, Presidio Ospedaliero di Ovada, ASL AL
Paolo Zola, Specialista in Ostetricia, Ginecologia e Oncologia Clinica; Responsabile SSD Organizzazione e Coordinamento percorsi in oncologia ginecologica pelvica - PO Sant‘Anna - AOU. Città della Salute e della Scienza
12.40 Considerazioni conclusive
Antonio Gaudioso, Segretario Generale, Cittadinanzattiva
Valorizzare le comunità locali in tutti i campi e garantire la attuazione del piano delle cronicità senza manomissioni
(maggio 2019)
Una lunga esperienza ci dice che sarebbe del tutto ingenuo pensare che il documento di una organizzazione civica possa incidere effettivamente sul dibattito elettorali e che l’eventuale assunzione degli impegni richiesti da parte dei candidati produca poi risultati effettivi. La situazione in atto lungi dall’offrire nuove prospetti veci sembra ancora più deteriorata. Ciononostante, la convocazione delle elezioni regionali resta, anche per noi, una occasione utile per fare e comunicare alcune riflessioni di ordine generale.
Nel 2014 avevamo sottoposto ai candidati una proposta di Carta dei diritti delle comunità locali volta favorire il crescente distacco fra popolazione e istituzioni, garantendo, fra l’altro:
1. Il diritto, delle organizzazioni civiche e degli enti locali, all’interlocuzione con le amministrazioni competenti per la progettazione e l’attuazione di soluzioni sostenute dalla valorizzazione delle risorse locali (cittadinanza, volontariato, professionisti, farmacie e servizi comunali) e di vedere accolte senza pregiudizi e, anzi favorite, la proprie attività come prevede l’art. 118 u.c. della Costituzione;
2. Il diritto all’informazione tempestiva, completa, chiara e puntuale, sugli effetti previsti dalle politiche pubbliche nei territori ed in particolare:
- sull’assetto dei servizi sociali e sanitari stabilito dai piani e dai programmi delle Regioni, delle aziende sanitarie e degli enti assistenziali;
- sui provvedimenti per la prevenzione dei rischi civili e per l’organizzazione degli interventi in caso di calamità;
- sugli standard di funzionamento dei servizi pubblici locali (trasporti, raccolta rifiuti, servizi idrici) previsti dalle normative sulle Carte dei servizi e sulla attuazione delle forme di controllo democratico;
- sull’organizzazione degli asili nido e dei servizi per l’istruzione,
3. Il diritto alla valutazione, da parte dei cittadini, delle organizzazioni civiche e degli enti locali, della corrispondenza dei servizi effettivamente svolti con gli standard dichiarati dalle amministrazioni competenti e, comunque, con la concreta tutela dei diritti dei cittadini; con l’obbligo delle amministrazioni competenti di dare risposte tempestive e puntuali ai rilievi, alle osservazioni e alla proposte che emergono dalla valutazione stessa.